Tab Article
Il volume, edito per la prima volta nel 1983 e ormai considerato un classico della letteratura su Nietzsche, ha contribuito a rinnovare l'interpretazione del suo pensiero mostrandone da un lato l'ambiguità romantica - la tensione cioè tra ontologia della vita e pensiero della storicità - e dall'altro il fondamentale impianto sistematico di tale ambiguità, pur nei diversi registri della scrittura del grande filosofo. È un libro che ha acquisito in modo definitivo la riflessione di Nietzsche sia alla "coscienza storica" nel riesame di sé da questa vissuto nel Novecento, sia alla rilegittimazione della domanda ontologica nel pensiero contemporaneo, che in Heidegger ha trovato il suo punto di maggiore accumulazione teorica. Vi viene argomentato come Così parlo Zarathustra rappresenti - nella sua pretesa di oltrepassare il nichilismo - l'arretramento del pensiero di Nietzsche rispetto alla sua vera scoperta: la storicità dell'esserci come volontà spintasi, nel prospettivismo, alla sua massima esposizione sul suo "nulla", sulla sua infondatezza metafisica; come, cioè, nello Zarathustra l'expeditio in novum dell'umanità prospettica non regga il vuoto da essa scoperto e cerchi nell'identità dell'eterno una restitutio in integrum della sua scoperta finitezza.